Patologie

Criptorchidismo

Parliamo di criptorchidismo quando alla nascita, si verifica una mancata discesa di uno o addirittura di entrambi i testicoli all’interno del sacco scrotale. Si tratta di un problema che si verifica in tenera età, ma che se non curata può avere problemi in età adulta.

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Sintomi

Questo fenomeno che prende anche il nome di criptorchidia, può essere di due tipi:

  1. Bilaterale: la mancata discesa riguarda entrambi i testicoli (anorchidia)
  2. Monolaterale: uno dei due testicoli non scivola all’interno del sacco (monorchidia)

Il criptorchidismo è un’anomalia che avviene in età pediatrica e si può facilmente associare ad altre anomalie del tratto genito-urinario. La mancata discesa del testicolo dalla cavità addominale sino allo scroto avviene durante la vita fetale.

Qui il testicolo può fermarsi in qualsiasi tratto del percorso. La discesa può arrestarsi in sede addominale alta o bassa, inguinale, soprascrotale o nella zona scrotale alta. Questa situazione provoca diversi problemi non solo in fase di nascita, ma anche in età adulta.

In fase di nascita si può avere prematurità e peso basso per il bambino. In età adulta invece si può verificare non solo un’alterazione della struttura del testicolo, ma anche una riduzione circa la produzione di spermatozoi e ormoni. L’uomo adulto affetto da criptorchidismo, può avere anche dei problemi di salute. Infatti in questo stato aumentano le possibilità di ammalarsi di tumore testicolare.

Cause

Le cause di criptorchidismo possono essere diverse, ma possiamo riassumerle in questo elenco:

  • Meccaniche
  • Ambientali
  • Genetiche
  • Ormonali

Per quanto riguarda quelle genetiche, si riferiscono ai due casi detti in precedenza, ossia che il criptorchidismo può essere sia monolaterale che bilaterale (in questo caso accade in un terzo dei casi. Circa le cause genetiche riguardano gli endocrini che possono alterare la funzione del sistema endocrino.

A seconda della posizione possiamo classificare il criptoorchidismo in diversi modi:

  • Se il testicolo è posto fuori dallo scroto, ma nel tratto di discesa abbiamo i testicoli criptorchidi
  •         Se il testicolo è fermo fuori dalla via di discesa, prende il nome di testicolo ectopico
  • Se il testicolo è disceso, ma può risalire e può essere riportato nella sua sede, si chiama testicolo retrattile
  • Se il testicolo è disceso ma esce ed entra all’interno del sacco per la contrazione del muscolo, prende il nome di testicolo mobile
  • Se il testicolo sceso dalla nascita risale a seguito di un’ernia, si chiama criptorchidismo acquisito

Diagnosi

La diagnosi del criptorchidismo non è difficile da effettuare. Per i casi di criptorchidismo monolaterale, si nota in laboratorio da un semplice esame. Se invece il caso è bilaterale invece servono diversi esami: LH, FSH, cariogramma oltre ad una valutazione del testosterone pre e post stimolazione, legato all’hCG che conferma l’assenza del testosterone. Altro esame che si può effettuare è l’ecografia testicolare. In caso di mancata visione del testicolo, si può procedere alla RMN o alla laparoscopia o esplorazione chirurgica.

Grazie a questi esami è possibile trattare il criptorchidismo che può come detto provocare dei problemi e può essere trattato. Nel 3-5% dei casi si verifica in bambini nati a termine, mentre arriva al 10-15% dei casi quando i bambini sono nati prematuramente. Spesso i testicoli criptorchidi arrivano spontaneamente nel sacco scrotale entro il primo anno di vita, ma nel caso in cui il problema persista allora si passerà all’intervento chirurgico. Spesso il criptorchidismo è associato ad alcune sindromi:

  • Sindrome di Prader-Willi
  • Sindrome di Noonan
  • Sindrome di Klinefelter

Terapia

Come curare il criptorchidismo? Come detto se la discesa del testicolo non avviene spontaneamente, o presenta delle difficoltà, bisognerà intervenire. L’obiettivo è quello di riporre il testicolo nella sacca scrotale. Questo avverrà attraverso un trattamento medico o addirittura chirurgico per permettere al bambino guarire da quella che può diventare una patologia. Circa la terapia medica, i bambini vengono sottoposti, entro il 2° anno di età, alla somministrazione di gonadotropine, che ha come obiettivo di favorire la discesa del testicolo.

Nel caso in cui questa risultasse insufficiente allora si passerà all’intervento chirurgico. Ogni decisione di intervento è da posticipare al 12 mese di età del bambino, ossia il termine entro il quale è possibile assistere alla discesa spontanea del testicolo nella sacca scrotale. Nei primi 18 mesi si utilizzano le terapie che hanno una risoluzione del problema nel 15-30%. Quando le terapie non funzionano, si passa all’intervento chirurgico, che viene chiamato Orchidopessia o Orchidopessi.

Come avviene l’Orchidopessia? Si tratta di un intervento che vede l’incisione sull’addome, precisamente in direzione dell’interno della piega inguinale. Trovato il testicolo, si ripone quest’ultimo nello scroto fissandolo per bene nella “borsa” attraverso una seconda incisione scrotale.