Ausili e Dispositivi Sanitari

Glucometro, il migliore misuratore di glicemia

Il glucometro è un utile rilevatore del livello di glucosio nel sangue di una persona e funziona con una leggera puntura sulla pelle (si consiglia il dito) applicando il campione di sangue su una striscia reattiva inserita nel misuratore. Il glucosio nel sangue reagisce con le sostanze chimiche nella striscia e permette al glucometro di determinare il livello di glucosio fornendo risultati numerici in pochi secondi.

I glucometri sono degli apparecchi sofisticati di dimensioni pratiche per essere portati ovunque. Infatti sono abbastanza piccoli da poter essere portati anche in viaggio o riposti in qualsiasi mobile di casa.

Chi può usare un glucometro

Le persone che soffrono di diabete di tipo 1, diabete di tipo 2, diabete autoimmune latente (LADA) o le donne a cui è stato diagnosticato il diabete gestazionale durante la gravidanza dovrebbero regolarmente misurare i propri livelli di glucosio nel sangue con un glucometro.

Utilizzare il glucometro permette di:

  • Verificare se il livello di zucchero nel sangue è troppo alto o troppo basso
  • Identificare i momenti in cui si ha più probabilità di avere un picco o un arresto anomalo del glucosio
  • Osservare come reagiscono i livelli di glucosio dopo l’esercizio fisico o in periodi di stress
  • Monitorare gli effetti dei farmaci per il diabete e altre terapie
  • Valutare i percorsi di raggiungimento di specifici obiettivi di trattamento

I medici consigliano di tenere un registro del glucometro per gestire al meglio le proprie abitudini di vita e avere regolari aggiornamenti sul modo in cui il proprio corpo risponde a determinati alimenti o a particolari sessioni di esercizio fisico e trattamenti farmaceutici. Un registro dei risultati dei test con il glucometro fornisce inoltre al medico curante un quadro accurato di come procede la cura prescritta.

Quando usare il glucometro

Il medico può consigliare al proprio paziente la frequenza e i momenti della giornata in cui si dovrebbe eseguire il test e cosa fare se i risultati risultano troppo bassi o alti. La frequenza dei test dipende in linea di massima dal tipo specifico di diabete e dalla tipologia di trattamento medico in essere.

Diabete di Tipo 1

In generale le persone affette da diabete di tipo 1 dovrebbero testare i livelli di glucosio da 4 a 10 volte al giorno. I medici consigliano di misurare la glicemia nel sangue con il glucometro prima di consumare qualsiasi cibo (a prescindere dall’entità dei pasti), prima e dopo l’esercizio fisico, prima di andare a letto e possibilmente anche durante la notte.

Il diabete di tipo uno è correlato all’incapacità di produrre un livello adeguato di insulina, quindi occorrerà controllare più frequentemente i propri livelli glicemici per essere certi di avere abbastanza insulina per mantenere stabile la glicemia. In caso di cambi nella propria routine e nelle proprie abitudini alimentari a causa di eventi esterni o di eventuali malattie, potrebbe essere necessario aumentare più volte il numero dei rilevamenti glicemici durante il giorno e la notte.

Diabete di Tipo 2

Agli individui affetti da Diabete di Tipo 2 e alle donne che hanno sviluppato il Diabete Gestazionale si consiglia di eseguire il test solo due o quattro volte al giorno, in base alla cura a base di insulina che è stata loro prescritta dal dottore o dal ginecologo. Generalmente si consiglia di effettuare i test con il glucometro prima dei pasti e prima di andare a dormire. I pazienti che gestiscono il diabete con farmaci non insulinici potrebbero invece non aver bisogno di misurare la glicemia ogni giorno.

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Che cosa è il diabete

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di zucchero (chiamato anche glucosio) nel sangue, questo squilibrio provoca una situazione nota come iperglicemia ed è causata da un’inadeguata produzione di insulina (diabete di tipo 1) o di un utilizzo dell’insulina poco efficace da parte dei tessuti (diabete di tipo 2 o DM2).

Il glucosio in circolo nel corpo umano viene espulso con le urine e questo può dare vita anche a complicanze di varia gravità al cuore e ai vasi sanguigni, ai reni e alla vista.

Il diabete è quindi una patologia cronica dovuta a un’alterazione della quantità o delle funzioni dell’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas che permette al glucosio di entrare e interagire nelle cellule come fonte energetica per tutto il corpo umano. Nei casi in cui questa pratica risulta alterata, avvengono dei pericolosi accumuli nel circolo sanguigno.

Che cosa è la glicemia

Con il termine glicemia si intende la concentrazione di glucosio (ossia lo zucchero) nel sangue e in condizioni di normalità fisiologica si attesta entro valori precisi.

Gli individui non affetti da diabete o altre alterazioni metaboliche degli zuccheri dovrebbero avere i valori della glicemia compresi tra 60-99 mg/dl a digiuno, cioè almeno dopo 8 ore di astinenza dai pasti, è bene ricordare che dopo un pasto la glicemia non dovrebbe superare i 140 mg/dl.

I valori che indicano diagnosi di diabete

I seguenti elementi e parametri possono indicare la presenza di diabete mellito:

  • in presenza di sintomi tipici del diabete  quali ad esempio l’eccessiva produzione o escrezione di urina, senso di sete costante, ingiustificati cali di peso, stanchezza generale: glicemia plasmatica ≥ 200 mg/dl in qualsiasi momento della giornata;
  • in assenza di sintomi tipici del diabete:
    • glicemia a digiuno ≥126 mg/dl,
    • glicemia ≥200 mg/dl 2 ore dopo carico orale di glucosio,
    • HbA1c ≥48 mmol/mol (≥ 6.5%).

Casi di prediabete

Alcune condizioni di metabolismo glucidico alterato possono definire condizioni di ‘pre-diabete’ e quindi essere considerati degli utili campanelli di allarme per soggetti a rischio di sviluppo di diabete e altre pericolose malattie cardiovascolari:

  • alterata glicemia a digiuno compresa tra 100-125 mg/dl;
  • ridotta tolleranza al glucosio tra 140-199 mg/dl dopo 2 ore di carico di glucosio;
  • emoglobina glicata (HbA1c) tra 42-48 mmol/mol (6,00-6,4%).

Inoltre è quindi molto utile seguire programmi di regolare monitoraggio delle alterazioni del metabolismo glucidico con test glicemici a digiuno o della curva da carico di glucosio e/o dell’emoglobina glicata (HbA1c) soprattutto se il peso o la storia familiare possono identificare dei soggetti a più elevato rischio a causa di sovrappeso, obesità o altre condizioni di rischio  come ad esempio uno stile di vita sedentaria, sindrome metabolica, ipertensione arteriosa, ipertrigliceridemia, diabete gestazionale.

Come si usa il glucometro

Può capitare che il medico prescriva di misurare la glicemia nel sangue, ma non tutti sanno esplicitamente come utilizzare il glucometro. I manuali di istruzioni dati in dotazione sono estremamente facili da usare, ma comunque è anche vero che questi apparecchi sono intuitivi di semplice utilizzo.

Cosa serve per usare un glucometro:

  1. Dispositivo pungidito con lancetta
  2. Striscia reattiva
  3. Registratore del Glucometro
  4. Un taccuino per registrare i risultati

La prima cosa da fare quando si deve utilizzare il glucometro è lavarsi bene le mani, preferibilmente con un sapone igienizzante e poi farle asciugare con cura. Si può quindi passare alla preparazione del dispositivo pungidito. Basta aprirlo con una rotazione e inserire una nuova lancetta nel dispositivo pungidito rimuovendo il disco di protezione. Richiudere il dispositivo pungidito e dare l’impostazione della profondità della puntura con l’apposita manopola.

Disinfettate il punto in cui effettuerete la puntura e massaggiare delicatamente. Premere la punta del dispositivo pungidito sul punto selezionato e poi toccare il pulsante di rilascio dell’ago. Quasi tutti i dispositivi emettono un distinto click dopo che la puntura è stata effettuata correttamente. Eliminare la prima goccia di sangue con del cotone. Premere delicatamente per ottenere un’altra goccia di sangue e poi accostare la striscia reattiva già caricata alla goccia di sangue, inizierà quindi il conto alla rovescia mentre il sistema calcola la glicemia del soggetto.

Dopo qualche secondo si può leggere il risultato del test, che nei glucometri migliori viene automaticamente registrato nella memoria del dispositivo.

È sempre bene ricordarsi di espellere la striscia reattiva al termine delle operazioni.