Ausili e Dispositivi Sanitari

Siringhe sterili monouso, le migliori per le iniezioni

L’assunzione della maggior parte dei medicinali avviene solitamente tramite l’ingerimento di capsule o compresse, tuttavia ne esistono alcuni che possono essere iniettati. Il dispositivo che ne permette l’iniezione è la siringa; tale termine è però alquanto generico, poiché potrebbe essere associato a quelle utili in cucina, per i dolci, o a quelle per il giardinaggio.

La siringa che andremo ad analizzare è quella usata in ambito medico. Si tratta, per l’appunto, di un presidio medico (dunque di un dispositivo che contiene sostanze disinfettanti varie, utili contro i corrispondenti organismi nocivi) realizzato in plastica atossica. La sua funzione è quella di iniettare medicinali e/o prelevare liquidi organici.

Sebbene di recente siano realizzate solo in plastica, un tempo erano dispositivi in vetro ed ancora prima in metallo, dunque sicuramente meno igienici ed avevano bisogno di essere sterilizzati prima di essere riutilizzati.

Struttura

Generalmente tutte le siringhe utilizzate per iniettare dispongono di una struttura simile e sono caratterizzate  da tre parti principali: pistone, camicia, cono. Di seguito esaminate una ad una.

Pistone

Si tratta dell’asta in cui viene esercitata la pressione necessaria ad iniettare o ad estrarre il liquido. Esso si suddivide in tre parti:

  1. estremità: è situata nella parte estrema del pistone ed è dotata di due piccole ali su cui poggiare le dita per facilitarne l’iniezione o il prelievo;
  2. stelo: varia forma a seconda della dimensione della siringa, quella più usuale dispone di una sezione a croce e possiede un diametro inferiore a quello della camicia. In tal modo si evita di produrre attrito al suo interno e generare di conseguenza effetti contaminanti;
  3. guarnizione: utile alla suddivisione dello spazio sterile da quello non sterile, solitamente di colore nero.

Camicia

Rappresenta il corpo centrale della siringa, anch’esso variabile a seconda della dimensione e costituito di due parti:

  1. flangia: è dove il medio e l’indice fanno presa attorno alla camicia;
  2. scala graduata: è situata su qualsiasi tipo di siringa e presenta la misurazione in ml. Tra un millilitro e l’altro è possibile che essa presenta spazi di 0,1 ml o 0,2 ml.

Cono

Si tratta del punto dal quale fuoriesce il liquido, in cui è inserito uno spike, un ago o un butterfly. Ne esistono due tipologie: quello semplice e quello complesso che presenta un innesto più saldo, chiamato luer lock.

Ricapitolando, la siringa è caratterizzata da un cono, sul quale viene applicato un altro cono di dimensioni maggiori, utile a favorire la presa nella parte apicale ed il fissaggio. A seconda di ciò che viene montato sul cono, la siringa assume funzioni differenti:

  • se non si inserisce alcun materiale alla base del cono, la siringa verrà usata per il lavaggio delle ferite;
  • spike: si tratta di sistemi filtranti utili alla diluizione dei farmaci;
  • aghi: di ampio calibro nel caso di diluizione di liquidi, viceversa di calibro adeguato in caso di terapia iniettiva;
  • butterfly: utile in caso di prelievi venosi.

La siringa medica presenta inoltre due strisce, rispettivamente di colore blu e rosso. La prima rappresenta il punto fino a cui può essere toccata, la seconda invece rappresenta quello sterile che è preferibile toccare solo nel momento dell’innestamento dell’ago sulla siringa.

Marche e tipi di siringhe monouso e sterili più venduti

Anche le siringhe possono essere acquistate su Amazon, anche se potremmo fare difficoltà a reperire quelle complete di ago. In questa lista vi elenchiamo quelle più vendute e acquistate sul noto ecommerce.

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Tipologie di siringhe

Nel 1924 comparvero le siringhe per insulina e negli anni ’60/’70 si diffusero in tutta Europa, assumendo forme e caratteristiche differenti, al fine di adattarsi ai diversi tipi di iniezione.

Siringa intramuscolare

Il dispositivo medico può effettuare iniezioni e prelievi; le prime possono essere di vario tipo, tra cui quello intramuscolare. Questo tipo di iniezione è utile quando si ricorre a farmaci antibiotici o antidolorifici, poiché l’irrorazione dei vasi sanguigni del muscolo permette al farmaco di agire più velocemente.

Siringa intradermica

Nel caso di iniezione intradermica, l’ago della siringa medica sarà di dimensioni ridotte (1,5 cm), con un altrettanto dosaggio lento, di circa 1 ml, poiché la barriera cutanea viene oltrepassata dall’iniezione e necessita di un lento assorbimento.

È solitamente usata per l’assorbimento di sostanze, quali: acido ialuronico, morfina, atropina, eparina.

Siringa endovenosa

Nel caso di iniezione endovenosa, l’ago raggiunge i 25 mm ed è possibile trovare siringhe provviste di serbatoio con una capienza di 50/60 ml: si tratta di dispositivi adatti ad un uso enterale, dunque alla somministrazione di cibo liquido verso l’apparato gastroenterico.

Quale scegliere

Prima di procedere all’acquisto di qualsiasi tipo di siringa medica, è necessario conoscere la causa dell’acquisto ed optare per quella adatta alle esigenze richieste. È possibile procurarle in farmacia o su siti di e-commerce affidabili – trattandosi comunque di materiale sterile.

Tra le tipologie più acquistate vi è quella da insulina a residuo zero, prodotte dal marchio Rays ed aventi un prezzo di circa €11/15. Quelle classiche invece dispongono di base di un serbatoio di 5 ml e la confezione ha un prezzo di circa €10.

Per coloro che sono allergici al latex, sono presenti in commercio le siringhe medice latex-free, dispositivi monouso privi di lattice aventi un serbatoio con capienza di 2/3 ml. Il loro prezzo ammonta a €5.

Infine il prezzo delle siringhe monouso prive di ago è di 9-11 € circa (orientativamente, ovviamente variabile di marca in marca).