Patologie

Cifosi: curvatura della colonna vertebrale

La cifosi è una curvatura fisiologica dorsale della colonna vertebrale che presenta una concavità anteriore visibile di profilo. Se l’angolo della patologia supera i 45° si tratta di ipercifosi, comunemente nota col nome di “gobba”. In questo articolo andremo ad analizzare le caratteristiche principali della cifosi e ve ne elencheremo le cause, i sintomi ed i trattamenti da eseguire.

cifosi colonna vertebrale

Cos’è la cifosi

La cifosi è una patologia fisiologica che interessa la colonna vertebrale mediante l’accentuazione di una curvatura nella sezione toracica. Le origini di tale patologia possono dipendere da malattie degenerative come l’artrite, la spondilosi, l’osteoporosi, l’ipostenia fisiologica, da debolezza muscolare, problemi legati allo sviluppo, traumi e posture errate.

Un comune rachide toracico dispone di un’angolazione cifotica compresa tra i 20° ed i 45°. Nel momento in cui la curvatura della colonna vertebrale supera l’ultimo valore si parla di cifosi o ipercifosi. La patologia più comune è la cifosi di Scheuermann che interessa principalmente individui di sesso maschile ed è sviluppata durante l’età adolescenziale mediante la formazione di vertebre a cuneo.

Tuttavia la funzione della curva cifotica non patologica può verificarsi per offrire spazio e protezione ai polmoni durante l’attività respiratoria e per la rigidità dovuto all’interposizione delle prime dieci coste.

Anatomia della colonna vertebrale

La colonna vertebrale è una struttura ossea la cui dimensione in un individuo adulto è pari a 70 cm circa. È composta da 33/34 vertebre situate l’una sull’altra e si suddivide in cinque sezioni.

  • Sezione cervicale, comprendente di 7 vertebre che assumono il nome di vertebre cervicali.
  • Sezione toracica, comprendente di 12 vertebre che assumono il nome di vertebre toraciche.
  • Sezione lombare, comprendente di 5 vertebre che assumono il nome di vertebre lombari.
  • Sezione sacrale, comprendente di 5 vertebre che assumono il nome di vertebre sacrali.
  • Sezione coccigea, comprendente di 4 vertebre che assumono il nome di vertebre coccigee.

Ognuna di queste vertebre possiede una struttura ben precisa che le accomuna tutte: esse dispongono di un corpo anteriore, di un arco posteriore e di un foro vertebrale. Questi è formato dall’unione dell’arco con il corpo e coincide con il rispettivo foro di ogni vertebra, determinando la formazione di un canale atto ad ospitare il midollo spinale. Esso determina uno dei due elementi caratterizzanti del sistema nervoso centrale.

colonna vertebrale

Tipologie di cifosi

A seconda della causa scatenante e da numerosi altri fattori, la cifosi può essere suddivisa in alcune tipologie. Vediamo insieme di quali si tratta.

  • Cifosi di Scheuermann: si tratta della tipologia nota col nome di cifosi giovanile, categorizzata tra quelle più diffuse negli individui giovani. Essa è dovuta allo scorretto sviluppo dei corpi vertebrali, i quali assumono un aspetto triangolare-conico, anziché quello classico cilindrico-rettangolare. Scientificamente, tuttavia, la cifosi di Scheuermann è una forma di osteocondrosi che interessa le vertebre.
  • Cifosi congenita: questa tipologia di cifosi conferisce caratteristiche anomale alla colonna vertebrali, mediante la fusione di due o più vertebre o la malformazione prenatale delle stesse.
  • Cifosi a causa della vecchiaia: con l’invecchiare la colonna vertebrale subisce varie modifiche morfologiche che possono causare la cifosi, sia essa grave o meno.

Cause

Le cause della cifosi sono numerose e ne abbiamo elencate qualcuna in precedenza. Tuttavia analizziamole insieme di seguito.

  • Cattiva postura;
  • Anomalie morfologiche a livello delle vertebre, come ad esempio nel caso della cifosi di Scheuermann;
  • Anomalie della colonna vertebrale durante lo sviluppo della stessa nel periodo intrauterino;
  • Infortunio;
  • Età avanzata;
  • Traumi;
  • Osteoporosi in cui le ossa diventano più fragili e maggiormente sottoposte a frattura;
  • Spondilosi, ovvero una forma di artrite che deforma i dischi della colonna;
  • Spina bifida, ovvero una condizione morbosa che causa lo sviluppo anomalo della colonna vertebrale;
  • Neurofibromatosi;
  • Distrofia muscolare;
  • Tubercolosi, ovvero un’infezione batterica che colpisce i polmoni;
  • Tumore della colonna.

Sintomi

Se si tratta di cifosi di lieve entità è molto probabile che le stesse siano asintomatiche; al contrario, se si tratta di patologie gravi o mediamente gravi, è possibile riconoscerle mediante la rappresentazione dei sintomi seguenti.

  • Dolore alla schiena e senso di rigidità;
  • Indolenzimento a livello della colonna vertebrale;
  • Affaticamento a causa dello stress a cui i muscoli ed i legamenti sono sottoposti;
  • Disagio estetico a causa della forma anomala che assume la schiena, il quale può influenzare psicologicamente la vita e lo stile a sé annesso del paziente che lo sviluppa.

Diagnosi

Il primo esame da effettuare per la rilevazione della cifosi è quello clinico, in cui il medico osserva con attenzione la colonna vertebrale del paziente mediante l’applicazione da parte sua di alcune posizione ed altrettanti movimenti. Tuttavia tale rilevazione non basta a certificare la presenza della patologia. Risulta dunque fondamentale l’esecuzione di un esame radiografico, di una TAC e di un’eventuale risonanza magnetica.

In casi particolari in cui l’individuo presenta malattie degenerative precedentemente elencate come la tubercolosi, il medico potrebbe richiedere gli esami del sangue. Allo stesso modo se il paziente è anziano e presenta osteoporosi il medico potrebbe richiedere la misura della massa ossea.

Trattamenti e cure

I trattamenti eseguiti per la risoluzione della patologia variano a seconda del grado della curvatura e dalle cause che hanno indotto il formarsi della cifosi. Le cifosi più lievi non necessitano di alcun trattamento, quelle lievi-moderate necessitano della somministrazione di antidolorifici e dell’esecuzione di alcuni esercizi fisioterapici per migliorarne la postura e rinforzare i muscoli indeboliti. Le cifosi più gravi necessitano invece obbligatoriamente l’esecuzione di un intervento chirurgico.

Trattamento conservativo

Come accennato poc’anzi le cifosi di media gravità necessitano di trattamenti a base di antidolorifici e di adeguati esercizi di fisioterapia per migliorare la postura del paziente affetto dalla patologia e rafforzare i muscoli della schiena, riducendone il fastidio ed il dolore causato dagli stessi.

In più l’esecuzione della fisioterapia migliora il disagio estetico di cui l’individuo potrebbe soffrire, mediante il miglioramento dell’aspetto esteriore del torace.

Trattamento chirurgico

In caso di cifosi gravi è fondamentale l’esecuzione di una fusione spinale e dunque di un trattamento chirurgico, utile a correggere le curvature accentuate della sezione toracica della colonna vertebrale ed a ridurre il rischio di complicazioni. Tale intervento è così complesso che la durata complessiva richiede circa dalle 4 alle 8 ore a seconda della gravità. Esso consiste nella fusione di due o più vertebre mediante innesti ossei, piastre e viti metalliche.

Il trattamento chirurgico è utile a riportare la curvatura toracica al suo stadio naturale, sebbene spesso ciò non avvenga completamente. Dopo l’operazione è necessario che il paziente riposi per circa una settimana e che indossi un tutore per circa 9 mesi.

Complicanze

Coloro che presentano una cifosi grave sono molto più a rischio di complicanze varie. Ma vediamo insieme di quali si tratta ed in quali occasioni specifiche tendano a verificarsi.

  • Dolore persistente nonostante l’assunzione di antidolorifici prescritti dal medico;
  • Difficoltà respiratorie a causa della compressione che la curvatura della colonna vertebrale esercita sui polmoni;
  • Disturbi al sistema nervoso causati dallo schiacciamento della colonna vertebrale sui nervi vicini. Tale complicanza provoca intorpidimento delle braccia e delle gambe, problemi di equilibrio, reazioni incontrollate da parte della funzione vescicale ed intestinale.

Prevenzioni

È possibile prevenire la cifosi soltanto se si tratta di quella posturale, che tra l’altro è quella più comune e diffusa. Elenchiamo di seguito delle norme che bisognerebbe eseguire al fine di evitare la comparsa della patologia o quantomeno diminuirne il rischio.

  • Assumere una posizione corretta da seduti, evitando la postura cadente.
  • Evitare di sovraccaricare le spalle e di conseguenza la schiena mediante il trasporto di oggetti troppo pesanti come lo zaino e/o la borsa.
  • Praticare sport o attività fisiche con regolarità, in quanto utili ad allungare ed a rafforzare i muscoli della schiena. Le attività più consigliate per la prevenzione della cifosi posturale sono la corsa, il yoga, il nuoto, il pilates e le camminate lunghe.

È importante ricordare però che sebbene la pratica di queste norme diminuisca il rischio di cifosi, non è sicuro che ciò avvenga in qualsiasi individuo, soprattutto se anziano e/o geneticamente predisposto. In più coloro che soffrono di malattie degenerative sono già a rischio cifosi per cui è difficile che riescano a prevenirla.