Patologie

Frattura del femore

Il femore è l’osso più lungo e resistente dello scheletro umano, collocato nella coscia. Su di esso si inseriscono numerosi muscoli fondamentali per il movimento degli arti inferiori. La sua estremità superiore, dove l’osso si articola con l’anca dà origine all’articolazione coxofemorale, mentre verso il basso si articola con la rotula e la tibia dando origine all’articolazione del ginocchio.

La frattura dell’osso può verificarsi a qualunque età e quasi sempre richiede l’intervento di sintesi chirurgica, a meno che non vi siano controindicazioni, che invece fanno si che sia considerato un trattamento conservativo. In ogni caso a seconda della frattura si sceglie il tipo di intervento.

Cause

Le fratture si distinguono in composte (in questo caso l’osso conserva il suo normale allineamento) o scomposte (quando i due capi ossei perdono tale allineamento). Le fratture scomposte possono essere esposte se uno o più frammenti ossei fuoriescono in seguito alla perforazione dei tessuti muscolare e cutaneo. In persone giovani la frattura del femore è un evento abbastanza raro ed è legato per lo più ad eventi traumatici come, ad esempio, gli incidenti stradali. Anche gli sportivi risultano essere categorie interessate ad una frattura del femore a causa dei carichi ripetuti e prolungati nel tempo, tipo i ciclisti e gli atleti che praticano il fondo. I pazienti, invece,  più inclini alle fratture al femore sono gli anziani oltre i 70 anni a causa della riduzione del tessuto osseo e alla variazione della sua densità (patologia che prende il nome di osteoporosi).

Sintomi e diagnosi

La frattura del femore presenta sintomi che possono variare in base al punto di lesione. Generalmente si avverte un dolore lancinante nella zona che può arrivare ad irradiarsi fino all’inguine e può essere anche avvertito all’altezza del ginocchio e addirittura della caviglia. Anche muovere l’anca con grande difficoltà è un sintomo della frattura del femore. Nel caso di pazienti con un osso indebolito a causa di una patologia come l’osteoporosi o il cancro, i sintomi si possono manifestare già prima del danno.  I sintomi della frattura al femore variano in base alla tipologia di frattura. Nelle fratture laterali si determina un accorciamento della gamba, e un dolore all’esterno dell’anca. Mentre nelle fratture femorali mediali i sintomi sono: dolore all’inguine e impossibilità a svolgere qualsiasi tipo di movimento. In entrambi i casi la gamba risulta ruotata verso l’esterno.

Ovviamente la diagnosi della frattura verrà poi confermata dall’esame radiografico eseguito in diverse proiezioni.

Trattamento

Per questo tipo di fratture, la terapia è sostanzialmente di tipo chirurgico, poiché le complicazioni  potrebbero essere elevate (difficoltosa saldatura dei capi fratturati; necrosi della testa del femore), inoltre il periodo di immobilità potrebbe generare piaghe da decubito, infezioni polmonari e vescicali.

L’intervento chirurgico, è infatti mirato ad ottenere una ripresa funzionale precoce. Dal tipo di frattura e dall’età del paziente dipende il  tipo di tecnica adottata: se il paziente ha più di 60/70 anni, si procederà con l’applicazione di una protesi articolare totale o della sola estremità femorale distale. Se il paziente è giovane, oppure quando la frattura è laterale, si ricorrere all’osteosintesi, cioè ad un intervento chirurgico che (con mezzi metallici, quali chiodi e placche) unisce i frammenti ossei. Fondamentale dopo l’intervento è procedere con la riabilitazione, stimolando la muscolatura senza perdere di vista la circolazione, la riabilitazione si articola in varie fasi:

  • recupero delle articolazioni e controllo del dolore,
  • rinforzo muscolare,
  • rieducazione del movimento e schemi motori.