Cannabis

Cannabis alimentare, proprietà ed effetti di cibi e bevande

I pasti e le bevande a base di Cannabis, anche noti come facenti parte del macro gruppo della Cannabis alimentare sono intesi come tutti cibi e le bevande a base di cannabis o suoi derivati preparati attraverso un processo di mescolamento dell’alimento di partenza con i fiori o altre parti della pianta di Canapa.

Alcuni ingredienti spesso essenziali sono il burro o la tintura di cannabis, più avanti vi spiegheremo perché. Il cibo solido più noto a base di Cannabis è la space cake (ossia la torta spaziale) per via del suo effetto letteralmente avvolgente e trascinante, mentre la bevanda più nota è il tè alla Cannabis.

Per far sentire gli effetti psicotropi del THC, che è solubile solo in lipidi e alcool, la Cannabis deve essere cotta insieme ad alcuni alimenti che li contengono, prima di essere miscelata in torte, biscotti o bevande. Durante la preparazione è necessario che la cannabis sia sufficientemente riscaldata per causare la decarbossilazione del suo cannabinoide più abbondante, l’acido tetraidrocannabinolico (ATHC) nel THC psicoattivo e nell’11-OH-THC che non si ottiene fumando normalmente la Marijuana.

Storia

I primi ritrovamenti al riguardo della Cannabis alimentare provengono dal subcontinente indiano, dove i suoi abitanti hanno preparato cibi e bevande per millenni, sia per scopi spirituali che medicinali. La solubilità in olio degli estratti di Cannabis era ben nota agli antichi indiani, in quanto esistono antiche ricette sanscrite che richiedono la cottura della Cannabis nel burro chiarificato per poi mescolarlo con altri ingredienti.

Il Bhang (un tipico preparato commestibile indiano) è stato utilizzato dai gruppi indù in cibi e bevande almeno dall’XI secolo a.C.; il Bhang è tradizionalmente prodotto e consumato durante l’Holi , una festa indù di primavera.

In alcuni stati degli Stati Uniti d’America, avendo legalizzato la Cannabis , i cibi commestibili a base di Canapa sono diventati un vero e proprio affare economico insieme alla classica Marijuana da fumare o svapare.

Gli alimenti a base di Cannabis possono essere pericolosi se ingeriti da bambini, animali domestici e consumatori di Cannabis inesperti e poco tolleranti, poiché questi possono facilmente consumare una dose eccessiva senza essere consapevoli delle conseguenze a cui andranno in contro. In aggiunta, le chiamate verso i centri antiveleni sono aumentate drammaticamente dal 2008 a causa della ingestione -indovinate di chi- di cibi a base di Marijuana da parte dei cani. In Canada , i cibi e le bevande di Cannabis sono legali dal 2019.

Tipi di alimenti a base di Cannabis più frequenti

Una forma comune di alimenti di Cannabis sono torte, biscotti, muffin e altri prodotti da forno. In questi casi, la marijuana viene solitamente miscelata con il grasso della torta, che sia burro, margarina oppure olio, per poi continuare la preparazione tradizionale.

A prima vista è spesso difficile distinguere tra una torta normale e una space cake prima del consumo. Anche se, tuttavia, tutti gli alimenti fatti con la Cannabis tendono ad essere leggermente di colore verde e spesso emettono un leggero odore di Cannabis.

Il sapore che puoi notare ha un certo e caratteristico tono di erbe (a seconda della quantità utilizzata). Di solito, il gusto di un’erba sgradevole al palato del consumatore, quindi gli chef di cibi contenenti Cannabis cercano di mascherarlo con dolcificanti, spezie o sapori fruttati.

Majún e daguamasca

Il Maghreb è un’area in cui la Marijuana viene tradizionalmente prodotta da almeno un millennio. Mentre nei paesi occidentali la Cannabis è diventata popolare in tempi relativamente moderni, nel mondo arabo era considerata un prodotto ricreativo comune, poiché il Corano proibisce esplicitamente l’alcol ma non la Marijuana. Dai paesi arabi, l’hashish (حشيش ḥashīsh ) e il kif (كيف kayf ) sono giunti fino a noi e con essi vengono prodotti majun e daguamasca, un tipo di pasta densa e dolce e un tipo di marmellata con cui vengono fatti i cupcake.

Tè alla Cannabis

Il tè di Cannabis può essere preparato infondendo parti di piante in acqua bollente o, meglio, dalla dissoluzione della Cannabis in un prodotto grasso (ad esempio latte o burro), che sarà poi da aggiungere all’acqua. La Cannabis sotto forma di tè, di solito ha un effetto più lieve, oltre che rilassante e analgesico, rispetto a quello indotto dagli alimenti solidi.

Biochimica ed effetti

Alcuni autori e consumatori affermano che il consumo alimentare di Cannabis, se condotto correttamente, è un modo più efficace per assorbire i cannabinoidi.

Gli effetti richiedono più tempo per presentarsi, ma sono più durevoli e generalmente più intensi. Questo deve essere preso in considerazione dai consumatori alle prime armi, poiché è facile avere una brutta esperienza a causa di un consumo eccessivo dovuto al fatto che “non si avvertono subito gli effetti” come nel caso del consumo tramite canne (spinelli o joint, fa lo stesso).

La cannabis produce ATHC, un acido attaccato al gruppo carbossilico. L’ATHC non è particolarmente psicoattivo e diventa THC psicoattivo solo quando il gruppo carbossilico dell’ATHC viene rimosso. Il THC liquido e altri cannabinoidi hanno un punto di ebollizione compreso tra 180-200° C (355-392° F). Prima di diventare gas, il gruppo carbossilico viene rilasciato dalla molecola sotto forma di anidride carbonica e vapore acqueo quando la temperatura raggiunge 106° C (220° F). Per quanto riguarda la cottura di prodotti psicoattivi da mangiare, alcune ricerche indicano che il metodo ottimale per massimizzare il rapporto ATHC:THC è riscaldare la Cannabis a una temperatura di 122° C (251° F) per 27 minuti.

Quando viene consumata la cannabis, il THC viene assorbito nel fegato prima di entrare nel flusso sanguigno e vengono prodotti alti livelli del metabolita 11-OH-THC, e tutto ciò non si verifica quando la Cannabis viene fumata. L’11-OH-THC è più potente del THC e attraversa il sangue e la barriera ematoencefalica più facilmente.