Cannabis

Cannabis ed epilessia, un rimedio approvato dalla scienza

La Cannabis Sativa può fornire sollievo alle persone che soffrono di epilessia?

Secondo un recente articolo di The Journal of the International League Against Epilepsy, la Marijuana era usata per trattare una varietà di condizioni nell’antica Cina già nel 2.700 a.C.

Molte persone che soffrono di epilessia affermano che il consumo di prodotti derivanti dalla Cannabis Sativa ne blocca gli attacchi ma a supporto di questa teoria popolare ci sono poche prove scientifiche.

I ricercatori in passato hanno dovuto richiedere una licenza speciale per poter studiare liberamente gli effetti della Marijuana in campo medico. Vi è stato per esempio bisogno di un permesso, negli Stati Uniti, per accedere a una riserva custodita dall’Istituto Nazionale per l’abuso di droghe. Queste prassi hanno ovviamente finito per rallentare la ricerca.

Nonostante ciò, ci sono stati alcuni studi condotti negli Stati Uniti già dagli anni 70. Altri studi, alcuni ancora in corso, sono stati condotti in seguito nel resto del mondo.

I risultati rivelano che il principio attivo più noto nella Marijuana, il tetraidrocannabinolo (THC), è soltanto uno dei composti presenti nella Cannabis che possono avere effetti medicinali. Un altro, noto come cannabidiolo (CBD), che non causa l’effettto stupefacente associato alla Marijuana, viene considerato però sempre più come uno dei principali composti medicinali della pianta.

Sulla base di questi studi iniziali, ce ne sono stati degli altri che stanno cercando di rispondere alla domanda e determinare in maniera scientifica se una formulazione farmacologica del CBD possa effettivamente aiutare a controllare le convulsioni.

Attualmente sono in corso nuovi studi negli Stati Uniti su un farmaco chiamato Epidolex, che deriva dal CBD. Epidolex è un estratto di CBD principalmente a base di olio e negli USA è stato autorizzato in alcuni centri di epilessia per un determinato e limitato numero di pazienti.

In uno studio in corso su Epidolex, è stato dimostrato che le convulsioni sono diminuite in media del 54% con questo trattamento, anche nei soggetti le cui convulsioni in precedenza non rispondevano ad altri trattamenti.

Come THC e CBD impattano sull’epilessia

Sia il THC che il CBD fanno parte di un gruppo di sostanze chiamate cannabinoidi. Si legano agli appositi recettori presenti nel cervello rendendosi efficaci contro il dolore associato a patologie come la sclerosi multipla e l’HIV (il virus responsabile dell’AIDS). Legandosi ai recettori, i cannabinoidi bloccano la trasmissione dei segnali del dolore.

In particolare però, il CBD si lega a qualcosa di più dei semplici recettori del dolore. Infatti, sembra funzionare anche su altri sistemi di segnalazione presenti all’interno del cervello, e ha proprietà protettive e antinfiammatorie.

Come funzioni però il processo nei casi di epilessia non è del tutto chiaro. Ci sono stati però alcuni piccoli studi che mostrano i risultati dell’utilizzo del CBD su chi soffre di epilessia.

Alcuni studi svolti sui topi hanno mostrato risultati contrastanti. Mentre alcuni hanno scoperto come il CBD fosse effettivamente efficace contro le convulsioni, altri non sono giunti alla medesima conclusione. Ciò può essere dovuto al modo in cui è stato somministrato il farmaco, poiché esiste anche questo distinguo: alcuni metodi di somministrazione funzionano meglio di altri.

L’idea di utilizzare i composti trovati nella Marijuana per trattare l’epilessia sta guadagnando sempre più credito. I ricercatori devono però ancora confermare del tutto la sua efficacia e inoltre stabilire quali siano le giuste dosi e il miglior metodo possibile per la somministrazione sui pazienti.

La potenza di una dose può variare ampiamente da pianta a pianta. L’inalazione della sostanza, rispetto all’assunzione di CBD attraverso altre forme, può anche alterare in un modo o nell’altro la potenza della stessa.

Effetti collaterali

Mentre c’è un crescente consenso tra le persone con epilessia sull’idea che la Cannabis possa avere un’efficacia medica sulla patologia o quantomeno sulle sue manifestazioni, i ricercatori avvertono che gli effetti collaterali non sono ancora del tutto conosciuto e necessiteranno di maggior comprensione in futuro. Inoltre, è ancora tutto da stabilire come il cannabinoide CBD possa interagire con altri farmaci.

Come la maggior parte dei farmaci antiepilettici, la Cannabis ha dimostrato di influenzare negativamente la memoria. Ciò potrebbe consigliare una limitazione nell’uso della sostanza che quindi potrebbe comportare un conseguente ritorno delle convulsioni.

Inoltre, l’uso di Marijuana è sconsigliato per i pazienti minori. Uno studio negli Atti della National Academy of Sciences ha infatti suggerito che l’uso di Cannabis nei bambini può comportarne un calo sensibile delle capacità cognitive.

Gli effetti collaterali possono anche dipendere da come viene assunto la sostanza. Fumarla costituirebbe ovviamente un rischio per i polmoni, mentre nulla al momento suggerisce che mangiarne possa avere particolari controindicazioni.

Parlate con il vostro medico se soffrite di convulsioni epilettiche e notate che i vostri sintomi non migliorano in seguito ai trattamenti tradizionali. Potrebbero spiegarvi le opzioni alternative che avete a disposizione. Il medico può inoltre condividere con te le ultime notizie di ricerca e aiutarti a determinare se uno studio clinico per nuove forme di trattamento o terapia potrebbe essere adatto al tuo caso.