Cannabis

Cannabis e cervello, come la Marijuana agisce sui pensieri

La Cannabis, la pianta da cui si produce la Marijuana – non è più considerata un tabù come una volta. È stimato che il 14% degli adulti americani per esempio, ha usato Marijuana nell’ultimo anno, approssimativamente lo stesso numero di persone che fumano sigarette.

Prima che diventasse illegale, la Cannabis veniva usata come medicina. Poi venne criminalizzata e l’uso ne diminuì rapidamente in seguito.

Ora, con una rinascita della Marijuana come medicina e con il panorama legale in continua evoluzione, è utile sapere come la Marijuana e gli altri prodotti della Cannabis funzionino, e soprattutto, cosa succede realmente al tuo cervello e al tuo corpo quando ne fai uso.

Come funziona la Marijuana sul sistema nervoso centrale

Le piante di Cannabis producono composti chimici chiamati cannabinoidi. Nella pianta di Cannabis sono stati individuati più di 100 cannabinoidi unici. Quelli che attirano maggiormente l’attenzione sono il delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD).

Che cos’è il THC

Il THC è il composto più psicoattivo (stupefacente) presente nella Cannabis. Il THC è il principale responsabile della sensazione di sballo. Più THC assumi, più lo sballo è potente.

Gli effetti specifici differiscono da persona a persona, ma alcuni sono comuni. Si è più sensibile al suono, si è più affamati. Tutte quelle diverse sensazioni che le persone che usano la Marijuana descrivono a livello ricreativo, come un essere in generale più rilassate, sono riconducibili al THC, che aumenta i livelli di dopamina, creando quel caratteristico senso di euforia.

Il ruolo dei terpeni

I terpeni sono i composti responsabili dell’inconfondibile odore della pianta. Recentemente però, i ricercatori hanno scoperto che possono avere anche tanti altri effetti. Si è scoperto infatti che i terpeni svolgono un ruolo chiave nell’effetto che ha su di te l’assunzione di Cannabis.

Sono necessarie ulteriori ricerche, ma gli scienziati sospettano che i terpeni possano influenzare gli effetti del THC relativamente a dolore, ansia, disturbi dell’appetito e altro ancora.

Il CBD

Il CBD è un cannabinoide diverso che agisce come antagonista del THC. Il CBD non ha effetti psicoattivi o stupefacenti, ma ha anzi effetti benefici. Riduce il dolore e la rigidità muscolare e può renderti più rilassato. Questo è il composto di maggiore interesse per la Marijuana medica.

Verrebbe da immaginare a questo punto che all’interno della Cannabis il THC sia il cattivo e il CBD invece buono. Ma non è così semplice.

Ci sono infatti alcune interazioni. Sono necessari entrambi nel prodotto per far sì che vengano svolte le funzioni di entrambi. Gli scienziati stanno ancora elaborando il rapporto esatto, ma alcune ricerche suggeriscono che potrebbe essere 1 a 1.

Gli effetti della Cannabis sul cervello

Innanzitutto, una breve lezione di neuroscienza: il tuo cervello è composto da miliardi di neuroni e circuiti neurali. I neuroni sono cellule lunghe che sono raggruppate l’una vicino all’altra con un piccolo spazio tra i loro siti attivi.

Per colmare il divario (o sinapsi) tra i neuroni vicini, le sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori trasmettono messaggi viaggiando da un neurone all’altro. Si attaccano quindi a molecole chiamate recettori. Il tuo corpo ne ha di molti tipi, inclusi i recettori endocannabinoidi.

Quando proviamo dolore, infiammazione o stress, o abbiamo problemi legati alla paura o all’umore, il nostro corpo rilascia un certo numero di neurotrasmettitori.

I cannabinoidi della Cannabis si attaccano ai recettori dei cannabinoidi presenti nel cervello.

Esistono due tipi noti di questi recettori.

Innanzitutto, i ricettori di cannabinoidi CB1 che si trovano principalmente in parti del cervello associate all’apprendimento, alla memoria, all’ansia, al dolore e al controllo del movimento. Poi ci sono i ricettori di cannabinoidi CB2, che sono associati al sistema immunitario.

Ecco perché gli effetti della Marijuana possono variare da una sensazione di rilassamento e sollievo dal dolore a un’apparente goffaggine e sensazione di ansia.

Quanto tempo ci vuole per sballarsi

Quanto tempo occorre affinché, dopo aver assunto Cannabis, si verifichino questi risultati? Tutto dipende dal tipo di consumo che se ne fa.

Quando fumi, la Cannabis entra nel flusso sanguigno molto più rapidamente, mentre quando ne mangi possono essere necessari fino a 20 o 30 minuti prima che tu possa sentirne l’effetto.

Il tempo necessario dipende anche dalla concentrazione di THC e CBD presenti nel prodotto che stai assumendo.

Sensazioni tipiche dello sballo da Cannabis

Le esperienze associate al consumo di Cannabis variano da persona a persona. Ciò che produce paranoia in una persona potrebbe non avere gli stessi effetti in qualcun altro.

Ecco, tra gli altri, alcuni degli effetti più frequenti nei consumatori di Cannabis:

  • sensi alterati,
  • senso del tempo distorto,
  • cambiamenti di umore,
  • movimento corporeo compromesso,
  • difficoltà con la risoluzione dei problemi,
  • memoria compromessa.

La scienza è riuscita a spiegare alcune sensazioni come il rilassamento muscolare e la fame, ma la formula esatta necessaria per stabilire una reazione identica in tutti i soggetti è molto più complicata da stabilire.

Le varietà di Cannabis non sono così nette come una volta. Per anni si è detto che le Cannabis Sativa può farti sentire come se fossi al settimo cielo o pronto a essere l’autore di un capolavoro, mentre le Cannabis Indica è utile per il sollievo dal dolore e stimolare il sonno.

Recentemente però i ricercatori hanno iniziato a mettere in discussione l’opinione convenzionale sulle varietà di Cannabis. Non ci sono infatti basi scientifiche sulle quali concludere che le diverse forme di Cannabis possano produrre esperienze diverse.

Ciò è dovuto alla quantità di incroci avvenuta nel tempo, che ha reso difficile tenere traccia delle origini botaniche. Questo non vuol dire che la scienza non possa definire alcun effetto specifico riconducibile a una varietà piuttosto che a un’altra. Ad esempio, se hai mai fumato erba e poi ti sei sentito molto ansioso, è probabile che tu abbia fumato una varietà con un alto livello di THC.

Le dosi che ad alta concentrazione di THC possono provocare la sensazione di paranoia, ma non è ancora possibile avere un’equazione su quando e come ciò accade.

Effetti a lungo termine sul cervello

Uno studio recente ha scoperto che l’uso regolare di Cannabis per 20 anni ha comportato una maggiore incidenza di malattie gengivali, ma non molto altro.

Un altro studio che ha misurato le prestazioni cognitive ha scoperto che gli utenti di mezza età che avevano fatto uso regolare di Cannabis avevano una memoria verbale più scarsa rispetto ai loro coetanei che non ne avevano abusato.

Va detto però che diversi studi a lungo termine come questi utilizzano tecniche di auto-segnalazione, che non sono sempre affidabili.

Non sappiamo molto degli effetti a lungo termine della Cannabis. Secondo alcuni scienziati, la Cannabis non porta alla dipendenza fisica e mentale fintanto che viene utilizzata in modo responsabile.

Tuttavia, gli effetti sembrano dipendere fortemente dall’età in cui inizi a farne uso. Le persone che iniziano in giovane età, quando il cervello non è completamente sviluppato, possono avere una maggiore quantità di effetti negativi nel corso della propria vita.

Conclusioni

Per ora ricercatori hanno solo graffiato la superficie sui possibili effetti, immediati e nel tempo, di questa pianta così potente. La Cannabis è sempre più oggetto di dibattiti per il suo potenziale che la rende una sostanza in grado di fare un po’ di tutto, dal creare problemi cognitivi fino all’alleviare il dolore nel trattamento dei sintomi del cancro. Tuttavia, ancora non si sa abbastanza di questi aspetti e di molti altri che riguardano la Cannabis.

In modi e forme diverse, per motivi e scopi differenti, la Cannabis sembra star attraendo sempre più soggetti su scala mondiale. Se decidi di concederti questo peccato, ti consigliamo di farlo sempre in modo responsabile. Ognuno ha una diversa soglia di reazione a questa sostanza.

Inizia lentamente, e impegnati a riconoscere man mano che effetti la Cannabis ha sul tuo cervello, in modo tale da poter riconoscere quale sia la dose più giusta e meno dannosa per te.