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Fieno greco, tutte le proprietà benefiche note

Il fieno greco viene spesso utilizzato per ovviare sia a problematiche interne al corpo come fortificare lo stato di salute delle persone convalescenti, quello delle persone anoressiche, anemiche o depresse, trattare la gastrite e alcuni disturbi digestivi, stimolare le contrazioni uterine e l’allattamento; sia per condizioni e affezioni esterne come nella cura delle ferite, nel trattamento delle ulcere, della gotta, dei dolori muscoli e per lenire bolle ed eczema.

Storia del fieno greco

Il fieno greco è una piccola pianta leguminosa spesso utilizzata nelle nelle insalate e dall’aspetto simile a quelli dei semi, viene talvolta utilizzato come spezia. È una delle piante medicinali e culinarie più antiche della storia dell’umanità. Nell’Egitto faraonico, circa 1500 anni prima della nostra era, i suoi principi aromatici erano già utilizzati per imbalsamare i morti e purificare l’aria di case e luoghi di culto. I suoi semi erano usati nella preparazione del pane, una pratica culinaria che persiste nell’Egitto moderno e in India.

Oltre ali suoi usi in forma di “aperitivo”, digestivo e tonico è stato assegnato al fieno greco il potere di combattere l’infezione e infiammazione delle vie aeree, facilitare il parto e l’allattamento, trattare le ferite della pelle, il dolore reumatico, etc.

Fu anche introdotto in India e Cina, dove fu rapidamente integrato nella Farmacopea ayurvedica e nella medicina tradizionale cinese.

Oggi l’industria alimentare usa il fieno greco per imitare il sapore di acero in alcuni prodotti.

La ricerca attuale si è concentrata principalmente sulle azioni anti-diabete dei semi di fieno greco, in particolare grazie al loro alto contenuto di fibre (50%) e saponine (o saponosidi).

Cosa dice la ricerca sul fieno greco

Nonostante i promettenti studi sugli animali, resta da valutare ancora molto l’evidenza dell’efficacia del fieno greco nell’uomo.

Diabete e colesterolo, studi al riguardo

Alcuni casi studio e studi clinici preliminari indicano che questa pianta può contribuire alla regolazione dei livelli di glucosio nel sangue nel diabete di tipo 2. Tuttavia, come sottolineano gli autori di 3 sintesi mediche costruite sulla base di analisi e statistiche, sono ancora troppo pochi gli studi metodologici fatti per giungere a una conclusione certa.

Inoltre, poiché i ricercatori hanno utilizzato diversi dosaggi di semi, farina o estratto di fieno gredo, non esiste un protocollo di ricerca valido al fine di rendere consistenti i risultati.

Per quanto riguarda la riduzione degli zuccheri nel sangue, studi preliminari in India su soggetti diabetici, trattati con l’assunzione di semi di fieno greco, hanno dimostrato che questi soggetto hanno migliorato il loro bilancio glucidico sanguigno. Inoltre, in aggiunta al miglioramento della condizione stessa del diabete, è stata osservata una riduzione del livello di colesterolo cattivo e trigliceridi.

La metodologia di questi studi, tuttavia, lascia a desiderare. È probabile che la grande quantità di fibra solubile nei semi di fieno greco abbia un ruolo nell’effetto sui livelli di colesterolo nel sangue.

Tra i componenti dei semi di fieno greco che possono aiutare a regolare i livelli di glucosio nel sangue, particolare attenzione è stata data alla 4-idrossi-isoleucina, un aminoacido specifico del fieno greco completamente assente nei mammiferi. In diversi studi sugli animali, questa sostanza ha stimolato la produzione di insulina e ha migliorato la sensibilità del corpo a questo ormone. Siccome altri studi sugli animali hanno dimostrato che la 4-idrossi-isoleucina può anche ridurre i livelli di colesterolo nel sangue oltre che quelli dei trigliceridi e contribuire alla perdita di peso, questo elemento si è dimostrato un trattamento promettente per i ricercatori canadesi tanto da spingerli ad indagare i suoi effetti su qualsiasi sindrome metabolica.

Attenzione però, l’automedicazione del diabete può portare a gravi problemi. Quando si avvia un trattamento che modifica la glicemia (o che sia potenzialmente in grado di farlo), è necessario monitorare molto attentamente il livello dello zucchero nel sangue. È inoltre necessario informare il medico, in modo che possa, se necessario, rivedere il dosaggio dei farmaci ipoglicemizzanti convenzionali.

Il fieno greco per stimolare l’appetito

Un uso che viene fatto del fieno greco, il cui fine è ufficialmente riconosciuto e accettato dalla medicina tradizionale fin dal 1990, riguarda l’uso medicinale dei semi di fieno greco per stimolare l’appetito.

Agisce anche su peso in eccesso

Per quanto sia paradossale, pare che il fieno greco faccia bene ai soggetti affetti da anoressia stimolando fortemente l’appetito, ma sia anche in grado di migliorare il rapporto tra massa magra e massa grassa permettendo il dimagrimento dei soggetti obesi.

Alcuni test sugli animali indicano che l’assunzione di fieno greco contribuisce alla riduzione del peso in eccesso dovuto agli accumuli di grasso. In 2 studi preliminari in Francia, l’assunzione di un estratto di semi di fieno greco non ha avuto alcun effetto sul peso dei partecipanti, ma ha leggermente ridotto il loro consumo di cibi grassi facilitando il mantenimento della massa magra a sfavore di quella grassa.

Tuttavia, come accennato a inizio paragrafo, poiché una delle indicazioni tradizionali del fieno greco è quella di stimolare l’appetito, la sua utilità nella perdita di peso rimane da dimostrare.

Fieno greco e problemi della donna

Tradizionalmente, i semi di fieno greco sono stati usati per indurre contrazioni uterine e facilitare il parto. Per precauzione, si consiglia alle donne in gravidanza di evitare di consumarlo in quantità superiori alle normali dosi dietetiche, al fine di evitare qualsiasi rischio di “aborto spontaneo” o parto prematuro.

Sarebbe addirittura auspicabile non consumarlo affatto o quantomeno ascoltare prima il parere di un ginecologo.

Effetti collaterali e controindicazioni

Il consumo di grandi quantità di semi di fieno greco può causare disturbi gastrointestinali, generalmente transitori, a causa del loro alto contenuto di fibre.

L’uso prolungato di semi di fieno greco applicati per uso esterno, a volte, provoca reazioni allergiche.

Test tossicologici su animali indicano che i semi di fieno greco sono privi di tossicità degna di nota.

Teoricamente, i semi di fieno greco possono aumentare l’effetto di piante o integratori con azione anticoagulante, antiaggregante o ipoglicemizzante, ragion per cui andrebbe monitorata l’assunzione concomitante di questi elementi.

Il consumo di semi di fieno greco può richiedere un aggiustamento del dosaggio dell’insulina o di farmaci ipoglicemizzanti sia orali che in qualsiasi altro metodo si somministrazione. Teoricamente, i semi di fieno greco possono aumentare l’effetto dei farmaci con azione anticoagulante o antipiastrinica e per questo non andrebbero mangiati durante queste terapie.