Ausili e Dispositivi Sanitari Oggetti per Neonati e Bambini

Sterilizzatore per ciuccio, il migliore da comprare

Tra gli accessori per neonati più amati dai genitori vi è il ciuccio, un ottimo alleato per quanto riguarda il tranquillizzarli e calmarli. Siccome si tratta di un oggetto che il bambino dovrà tenere tra le labbra è fondamentale che sia riposto nell’apposito contenitore dopo ogni utilizzo e che vada lavato di tanto in tanto.

Tuttavia una pulizia completa da germi e batteri non può essere data dal lavaggio manuale che si effettua. Per evitare che la tettarella diventi un vero e proprio accumulo di germi e batteri è necessario che venga sterilizzata di tanto in tanto.

A tal proposito è di fondamentale importanza l’acquisto di uno sterilzzatore, strumento utile non solo in caso di ciuccio, ma anche per quanto riguarda biberon e giocattoli.

Di tipologie ne esistono diverse, in questo articolo andremo a spiegarne le differenze e vi guideremo nell’acquisto di quella migliore.

A cosa serve lo sterilizzatore

I neonati, durante la fase di allattamento, sono particolarmente predisposti a diversi tipi di infezione, dovuti magari all’utilizzo di un accessorio non adeguatamente sterile.

La sterilizzazione è un processo che, grazie all’utilizzo del calore, delle radiazioni o degli agenti chimici sterilizzanti, riesce ad eliminare i residui di sporco ed i microrganismi presenti sulle superfici di oggetti vari, quali biberon, tettarelle, tazze, giochi, posate, bicchieri ecc.

I migliori sterilizzatori da acquistare online

Di sterilizzatori ne esistono diverse tipologie ed altrettanti diversi modelli, i quali difficilmente sono reperibili in negozi fisici. Il nostro consiglio è quello di procedere all’acquisto online, in particolar modo su Amazon, una piattaforma affidabile che dispone di numerosi modelli recensiti e commentati da utenti che hanno già proceduto ad acquistarli. Abbiamo selezionato i migliori e ve li elenchiamo di seguito.

Nessun prodotto trovato.

Tipologie di sterilizzatori

La sterilizzazione di oggetti per l’infanzia è una pratica utilizzata ancor prima dell’invenzione di un oggetto apposito che la effettuasse. Un tempo, infatti, il metodo più diffuso consisteva nell’utilizzo dell’acqua bollente, nella quale venivano inseriti i ciucci ed oggetti vari. L’acqua bollente ed il vapore sono per l’appunto in grado di uccidere qualsiasi tipo di sostanza batterica.

Tuttavia l’avanzamento della tecnologia ha permesso lo sviluppo di altre metodologie di sterilizzazione, compresa quella a freddo, possibile grazie all’integrazione di sostanze chimiche disinfettanti. Possiamo dunque concludere che attualmente esistono due tipi di sterilizzazione: quella a caldo e quella a freddo. Analizziamone insieme le differenze.

Sterilizzazione a caldo

Si tratta del metodo più antico di sterilizzazione che avviene grazie all’utilizzo di acqua portata a temperatura di bollitura o al vapore che la stessa rilascia. Sono presenti diversi metodi che permettono di effettuarla, dal classico metodo antico a quello più moderno dovuto all’utilizzo di apparecchiature elettroniche.

Qualunque sia l’opzione che decidete di scegliere è importante accertarsi che il prodotto acquistato sia realizzato con materiali sufficientemente resistenti e che non rilascino sostanze tossiche se esposti a temperature elevate, come il bisfenolo A, conosciuto anche come BPA. Dunque, per accertarvi che il dispositivo che acquisterete sia conforme alle norme di sicurezza è necessario che comprenda la dicitura “0% BPA”.

Vediamo di seguito quali sono le tipologie di sterilizzazione a caldo più diffuse.

  • Metodo antico del pentolino: si tratta del metodo più antico, comunemente conosciuto come “metodo della nonna”. Consiste nell’utilizzo di un pentolino nel quale viene bollita l’acqua, dopodiché immerso il ciuccio, il quale va lasciato al suo interno per almeno 5 min. Maggiore è il tempo di immersione, più è la riuscita di sterilizzazione.
  • Sterilizzatori a microonde: si tratta di dispositivi ideati appositamente perché potessero essere utilizzati in microonde. È necessario riempirli di acqua, immergervi il ciuccio dentro ed azionare il microonde, il quale, a seconda della temperatura selezionata, porterà l’acqua ad ebollizione favorendo così il processo di sterilizzazione.
  • Sterilizzatori elettrici: si tratta di apparecchi elettronici caratterizzati dalla presenza di un serbatoio in cui inserire l’acqua ed un ripiano superiore in cui avviene il processo di vaporizzazione. Il dispositivo viene attivato tramite un cavo che viene collegato ad una presa elettrica. Le dimensioni di questi sterilizzatori consentono di sterilizzare più prodotti insieme. La loro potenza va dagli 800 W ai 1200 W, in quelli più sofisticati è possibile regolarla.

Sterilizzazione a freddo

Recentemente si è diffuso il metodo di sterilizzazione a freddo, possibile tramite l’integrazione di prodotti chimici che agiscono sull’eliminazione dei batteri.

La sterilizzazione prevede l’utilizzo di appositi contenitori nel quale inserire l’acqua ed immergervi un detergente antibatterico liquido o sotto forma di pastiglia che agisce sui microrganismi, eliminandoli. Il metodo si rivela efficace soprattutto per quanta riguarda l’incidere notevolmente meno sul deterioramento dei ciucci. In più, evitando l’utilizzo di fornelli, microonde e presa elettrica, è possibile utilizzare questa tipologia anche fuori casa.

Tuttavia la sterilizzazione a freddo necessita di più tempo rispetto a quella a caldo.

Quale sterilizzatore scegliere

Conoscere le varie tipologie presenti in commercio non basta per fare una scelta adeguata. Bisogna tenere in considerazione varie caratteristiche prima di procedere all’acquisto.

  • Capienza: si tratta di un aspetto molto importante soprattutto durante i primi sei mesi di vita del neonato. Maggiore è il numero di oggetti che è possibile inserire, altrettanto più veloce è il processo di sterilizzazione degli stessi. Alcuni modelli, in particolar modo quelli elettrici, presentano un contenitore di grosse dimensioni e spesso scomparti specifici in cui inserire appositamente i biberon.
  • Tempo impiegato: lo sterilizzatore a microonde richiede pochi minuti per effettuare una sterilizzazione completa, quello elettrico si serve dai 2 ai 12 min e quello a freddo richiede 1 h o più. Dunque è fondamentale considerare questa caratteristica e scegliere il dispositivo che più si adatta alle vostre esigenze.
  • Accessori: alcuni tra i modelli presenti in commercio presentano vari accessori che migliorano o facilitano la riuscita della sterilizzazione. In alcuni sono integrati biberon e ciucci adeguati al tipo di sterilizzatore, in altri delle pinze che consentono di rimuovere gli oggetti sterilizzati senza contaminarli con le mani.

Pulizia e manutenzione

Nonostante si tratti di un prodotto sterilizzante che emana vapore naturale, è importante che lo sterilizzatore venga pulito adeguatamente al fine di garantirgli una maggiore longevità.

L’acqua inserita all’interno del serbatoio tenderà infatti a lasciare residui calcarei sul fondo. Importante, a tal proposito, è eseguire una decalcificazione almeno 1 volta a settimana. Vediamo quando può essere effettuata e quali sono i consigli da seguire.

  • Attendere che il dispositivo si raffreddi completamente.
  • Svuotarlo ed assicurarsi che non siano presenti oggetti al suo interno.
  • Inserire 200 ml di aceto bianco sulla piastra.
  • Lasciarlo agire durante la notte.
  • Risciacquare con 300 ml di acqua.
  • Asciugare correttamente con un panno asciutto.

I cestelli e gli scompartimenti presenti al suo interno possono essere rimossi e lavati con una spugnetta e del detergente neutro.

Questo procedimento di pulizia è indicato per gli sterilizzatori elettrici, quelli a microonde richiedono semplicemente di essere sciacquati con acqua tiepida ed asciugati adeguatamente.

Consigli

Per eseguire una procedura corretta basta leggere le istruzioni presenti all’interno di qualsiasi prodotto decidiate di acquistare. Tuttavia è bene ricordare alcuni aspetti importanti ed è per questo che vi elenchiamo una lista dei consigli più utili da seguire.

  1. Lavare con un detergente apposito ogni elemento da inserire, ciuccio compreso.
  2. Disporre gli oggetti in modo lineare evitando di sovrapporli.
  3. Inserire la quantità di acqua che l’apparecchio richiede sul libretto di istruzioni.
  4. Collegare il cavo elettrico per l’accensione in caso di sterilizzatore elettrico.
  5. Inserire nel microonde lo sterilizzatore adeguato prima di procedere all’accensione.
  6. Attendere il tempo necessario solitamente indicato dalla presenza di un segnale acustico presente sul dispositivo.
  7. Aprire cautamente per evitare scottature ed estrarre gli oggetti con un’eventuale pinza.

È consigliabile lasciare che gli oggetti si asciughino naturalmente, evitando l’utilizzo di un panno, seppur asciutto, che possa vanificare la sterilizzazione effettuata poco prima. Per quanto riguarda lo sterilizzatore è necessario asciugarlo dopo ogni utilizzo per evitare il più possibile il formarsi di sostante calcaree e contaminanti.

È importante inoltre ricordare che il ciuccio va lavato e sciacquato prima di essere sterilizzato, al fine che la sporcizia eccessiva superficiale possa rovinare l’efficacia dello sterilizzatore.