Diete

Dieta della pasta, come sfruttare i carboidrati nel modo giusto

Tra i cibi più amati la pasta rientra sicuramente tra le prime, essendo un alimento versatile che è possibile abbinare con innumerevoli svariati cibi, creando combinazioni adeguate ad ogni tipo di gusto e preferenza.

Proprio per tali ragioni è difficile doversene liberare o minimizzarne il consumo in caso di dieta. Siccome la pasta rappresenta una fonte ricca di carboidrati è meglio optare alla sua rinuncia in caso di dimagrimento.

O almeno è quello che in molti credono, ma esistono diete che permettono l’assunzione di carboidrati ed allo stesso modo della pasta. In particolar modo la dieta della pasta si concentra su questo alimento, distribuendolo in modo uniforme durante l’arco della giornata.

La pasta dunque non fa ingrassare se si rispettano delle regole ben precise che ne vietano l’abuso.

Una porzione media di pasta, infatti, contiene appena 400 kcal, rientrando quindi nei limiti giusti per permettere il dimagrimento e consentire di bruciare i grassi in eccesso.

La dieta della pasta può apportare notevoli benefici all’intero organismo, grazie ad una distribuzione adeguata dei carboidrati. Essi, contrariamente a ciò che comunemente si crede, rappresentano il 40% del fabbisogno giornaliero e sono dunque assolutamente necessari. È importante ricordare oltremodo che l’eliminazione e la successiva reintroduzione degli stessi porta ad una ripresa dei kg persi.

Il piano alimentare promette inoltre la perdita di 4 kg in soli 7 gg.

Come funziona

La dieta della pasta si basa sull’assunzione di 80 g della stessa una volta al giorno tutti i giorni, per almeno 4 settimane.

Consumare quotidianamente una porzione media di pasta permette il miglioramento dell’umore e del benessere psichico, poiché in essa è contenuto il cortisolo, comunemente noto come ormone dello stress. In più, tale alimento presenta un notevole quantitativo di fibre, utili a garantire un’adeguata funzionalità intestinale. La pasta presenta anche vitamine e sali minerali. Tra le vitamine presenti vi sono quelle del gruppo B, in particolar modo la vitamina B1, importante per il funzionamento del sistema nervoso; tra i sali troviamo invece il fosforo, il potassio, il magnesio ed il ferro, tutti presenti in quantitativo maggiore nella pasta integrale.

Intanto è bene ricordare che mangiare la pasta a cena non è proibito, anzi potrebbe aiutare con la conciliazione del sonno e che la pasta integrale non è meno calorica, bensì risulta essere più indicata per svariati motivi elencati poi di seguito.

Le regole da seguire

Affinché la pasta risulti vantaggiosa per un piano alimentare corretto, vi sono delle regole precise da seguire. Di seguito elencate.

  1. Scelta del tipo di pasta: per assicurarsi un’efficace perdita di peso, la scelta della pasta risulta essere di fondamentale importanza. Preferire quella integrale, ad alto contenuto di fibre, meno raffinata e trattata. Sono presenti in commercio numerose varianti atte a sostituire la farina di frumento usata nella realizzazione della pasta, di esempio sono quella di piselli, di lenticchie, di quinoa o di kamut. Meglio ancora se si varia ed alterna il loro consumo, così da assumere nutrienti diversi durante il corso della settimana;
  2. Quantità: il quantitativo di pasto da assumere è un punto fondamentale che va assolutamente rispettato. Una porzione sufficiente al fabbisogno calorico ed energetico prevede 80 g di pasta;
  3. Cottura: quella al dente è da preferire, poiché risulta essere più digeribile. È bene inoltre sciacquare la pasta una volta scolata così da eliminare la quantità di amido in eccesso che porterebbe ad un elevato apporto glicemico;
  4. Abbinamenti: è importante non includere proteine all’interno del piatto, al fine di evitarne uno unico. Esse possono essere infatti consumate a parte o durante l’altro pasto principale della giornata;
  5. Condimenti: evitare quelli ricchi di grassi, come la carne, i salumi, i formaggi. Da preferire invece le verdure, il pesce, il pomodoro.

Menù di esempio

Al fine di comprendere meglio quando, come e cosa mangiare durante la giornata, vi è un esempio di dieta settimanale. Una giornata tipo deve essere costituita da ben 5 pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena. Per la colazione si può optare tra la scelta del latte e/o del caffè, di uno yogurt e 3 biscotti o 2 fette biscottate o 30 g di cereali, della frutta di stagione. Per lo spuntino è meglio prediligere centrifugati di frutta oppure un succo di frutta non zuccherato. Per merenda un frutto fresco di stagione.

Lunedì

Colazione: caffè o latte parzialmente scremato, 1 yogurt intero, 100 g di frutta fresca a scelta;

Spuntino: centrifugato di frutta a scelta o succo di frutta non zuccherato;

Pranzo: 80 g di pasta con sugo al pomodoro e basilico, 150 g di carote, 200 g di insalata;

Merenda: un frutto fresco a scelta;

Cena: frittata di 2 uova con spinaci, 40 g di pane, 1 cucchiaino d’olio.

Martedì

Colazione: caffè, 1 bicchiere di latte, 30 g di cereali integrali;

Spuntino: centrifugato di frutta a scelta o succo di frutta non zuccherato;

Pranzo: 80 g di pasta con verdure, 200 g di finocchio;

Merenda: un frutto fresco a scelta;

Cena: zuppa di orzo e farro, 40 g di pane.

Mercoledì

Colazione: caffè o latte parzialmente scremato, 1 yogurt intero, 100 g di frutta fresca a scelta;

Spuntino: centrifugato di frutta a scelta o succo di frutta non zuccherato;

Pranzo: 80 g di pasta al pesto, 200 g di insalata mista;

Merenda: un frutto fresco a scelta;

Cena: 120 g di carne di vitello, 200 g di fagiolini, 40 g di pane.

Giovedì

Colazione: caffè, 1 bicchiere di latte, 30 g di cereali integrali;

Spuntino: centrifugato di frutta a scelta o succo di frutta non zuccherato;

Pranzo: 80 g di pasta con pomodoro e basilico, 200 g di insalata mista;

Merenda: un frutto fresco a scelta;

Cena: zuppa di legumi, 40 g di pane.

Venerdì

Colazione: caffè o latte parzialmente scremato, 1 yogurt intero, 100 g di frutta fresca a scelta;

Spuntino: centrifugato di frutta a scelta o succo di frutta non zuccherato;

Pranzo: 80 g di pasta con zucchine, 200 g di verdure a scelta;

Merenda: un frutto fresco a scelta;

Cena: 200 g di salmone cotto al vapore, 40 g di pane.

Sabato

Colazione: caffè, 1 bicchiere di latte, 30 g di cereali integrali;

Spuntino: centrifugato di frutta a scelta o succo di frutta non zuccherato;

Pranzo: 80 g di pasta con pesce magro a scelta, 200 g di insalata mista;

Merenda: un frutto fresco a scelta;

Cena: 200 g di petto di pollo cotto alla piastra, 40 g di pane.

Domenica

Colazione: caffè o latte parzialmente scremato, 1 yogurt intero, 100 g di frutta fresca a scelta;

Spuntino: centrifugato di frutta a scelta o succo di frutta non zuccherato;

Pranzo: 80 g di pasta fredda condita a crudo con 1 cucchiaino di olio, pomodorini, tonno ed olive;

Merenda: un frutto fresco a scelta;

Cena: frittata di 2 uova con zucchine, 40 g di pane, 1 cucchiaino di olio di oliva.

Evitare di condire la pasta con: burro, gricia, sugo all’amatriciana e qualsiasi altro sugo già pronto.

Preferire questo tipo di condimenti:

  • aglio, olio e peperoncino;
  • pomodoro fresco, leggermente scottato;
  • passata di pomodoro e basilico, con eventuale possibilità di aggiungerci la cipolla che va fatta sudare in acqua e non soffritta nell’olio;
  • verdure crude o saltate.

Benefici e controindicazioni

Benefici della pasta

Mangiare la pasta è fondamentale per tali ragioni:

  • rappresenta un ottima fonte di energia, poiché è ricca di carboidrati digeribili che forniscono energia ai muscoli ed al cervello;
  • aiuta a rendere positivo l’umore, poiché l’eccessiva quantità di carboidrati che essa presenta, permette ai neuroni di preferire il triptofano ad altri aminoacidi, aumentando la sintesi di serotonina;
  • regolarizza l’intestino, soprattutto se si utilizza quella integrale, poiché contiene numerose fibre che promuovono lo sviluppo della flora batterica, utile in caso di stipsi o diarrea.

Controindicazioni

Molti tipi di pasta sono assolutamente sconsigliati in caso di celiachia o qualsiasi altro disturbo correlato al glutine. In coloro che soffrono di tali patologie, le proteine del glutine infiammano l’intestino. È pero possibile optare per la scelta di pasta senza glutine, riconoscibile a causa della dicitura che lo conferma.

Tra queste vi è la pasta di: riso, mais, quinoa, amaranto, soia, grano saraceno, konjac, legumi.

Tali prodotti hanno una colorazione che varia in base al tipo di farina utilizzato. Ecco alcuni esempi:

  • pasta di riso: ottenuta dalla farina di riso o da una miscela di riso, quinoa ed amaranto. Ha un colore pallido ed un ottimo sapore;
  • pasta di mais: ottenuta dalla farina di mais o da una miscela di farina di mais e riso. Ha un colore più giallognolo;
  • pasta di quinoa: ottenuta dalla farina di quinoa ed è più costosa delle precedenti. È ricca di proteine ed ha un sapore delicato;
  • pasta di grano saraceno: ottenuta dalla farina di grano saraceno, quella di mais e quella di riso. Ha un sapore rustico e deciso;
  • pasta di legumi: realizzata principalmente con farina di lenticchie e fagioli, ceci, piselli e lupini;
  • pasta di soia: ottenuta dalla farina di soia e presente soprattutto nella cucina asiatica.