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Nastro kinesiologico, le offerte ed i più venduti

Il Taping Elastico o bendaggio neuromuscolare (anche noto come Kinesiotape) è nato negli anni ’70 con lo scopo di integrare i trattamenti convenzionali, raggiungendo principalmente gli sportivi, ma di rimanere permanentemente utilizzabile anche per le persone che non svolgano allenamenti intensi e con la possibilità di essere applicato a chiunque ne abbia bisogno.

È il Dr. Kenzo Kase, specialista in chiropratica e agopuntura, che ha sviluppato per primo una benda elastica, che finì per adottare il nome di “kinesiotape” e che consiste in un nastro con una trama ed elasticità simili a quelle della pelle del corpo umano, che si adatta al profilo del muscolo e consente la mobilità in modo naturale.

Di cosa è fatto un Kinesiotape

Un nastro kinesiologico tradiionale è prodotto con un’altissima percentuale di cotone, circa il 96% essendo il resto privo di poliuretano e lattice. La parte posteriore è coperta da un adesivo ipoallergenico con piccole onde che impediscono che il sudore lo stacchi dalla pelle e favoriscono la traspirazione, prevenendo così l’accumulo di umidità nella zona ricoperta. La sua elasticità si attesta su percentuali del 140-160%, simile quindi all’elasticità della pelle, tuttavia essendo una benda creata per seguire un certo profilo muscolare la sua distensione è possibile solo nella direzione trasversale.

Il Kinesiotape o bendaggio neuromuscolare è resistente all’acqua e consente un’asciugatura rapida, quindi è compatibile con la depilazione quotidiana e la pratica delle attività sportive acquatiche (infatti sono noti i nastri adesivi che indossano i nuotatori), ma è indicato per un uso singolo con una durata di circa 3- 5 giorni.

Nastri kinesiologici migliori e più venduti

È difficile fidarsi dei pareri online, per questo abbiamo predisposto una lista dei nastri kinesiologici migliori sul mercato, scelti in base alle recensioni degli utenti presenti su Amazon. Sono moltissimi gli utilizzatori e sono provenienti da diversi settori. Il taping elastico è impiegato per diversi scopi, per questo è fondamentale scegliere quello più adatto alle proprie esigenze in base alle opinioni di chi lo abbia già comprato.

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A cosa serve il taping elastico

Un nastro kinesiologico fornisce stabilità e supporto ai muscoli e alle articolazioni senza limitare la gamma dei movimenti, basando la sua azione sulla stimolazione somatosensoriale, alleviando il dolore e facilitando il drenaggio linfatico, grazie al sollevamento microscopico della pelle. Questo piccolo e semplice accessorio aumenta il drenaggio dei tessuti, rende la tensione nell’area che va a ricoprire ridotta, fa in modo che lo spazio su cui agisce venga decompresso e facilità così la risoluzione (o quantomeno la diminuzione) del dolore muscolare e articolare.

Parentesi sui colori

Inizialmente sono nati per essere tutti blu, ma oggi è possibile vederli in diversi colori come rosso, verde, giallo, nero o persino color carne. L’unica ragione per cui il cambiamento di colore possa essere considerato valido ai fini terapeutici è la credenza nella cromoterapia, basata sulla teoria che ogni colore eserciti una diversa influenza emotiva sulla stessa persona, quindi applicheremmo un Kinesiotape blu, se vogliamo ottenere un effetto freddo (psicologicamente parlando), un Kinesiotape rosso per un effetto di calore. Tutto questo va considerato tenendo presente che vi siano teorie a tal proposito sebbene non vi sia alcuna traccia scientifica al riguardo che possa in qualsiasi modo validarle.

Tecniche per l’applicazione della benda

Il metodo alla base del Taping Elastico utilizza sei tecniche correttive che applicano tensioni diverse a seconda di ciò che vogliamo ottenere.

  1. Correzione meccanica: utilizzata per prevenire movimenti patologici senza limitare i movimenti naturali.
  2. Correzione della fascia: aiuta a dirigere il movimento di una fascia muscolare.
  3. Correzione dello spazio: estende lo spazio interstiziale, decomprime i tessuti e allevia il dolore.
  4. Trattamento di legamenti o tendini: aiuta a stimolarli.
  5. Correzione funzionale: utilizzata per limitare l’iperestensione.
  6. Correzione circolatoria: aiuta a ridurre la pressione nei tessuti aumentando il flusso sanguigno.

La prima e principale cosa da sapere è che queste strisce devono essere posizionate da un professionista che conosce la tecnica, in modo che stabilisca la tensione necessaria a seconda dell’area da trattare.

Possiamo usare un nastro kinesiologico in tutta la gamma di problemi legati alla muscolatura poiché la benda allevia il dolore e migliora la resistenza e la mobilità e può essere applicata sia per ottenere ipertonia che ipotonia.

Per una buona applicazione, il muscolo è precedentemente posizionato nella posizione di estensione. La striscia aderisce alla pelle con il muscolo allungato che esercita una bassa tensione (massimo del 10%), in modo che quando rilassiamo il muscolo, la striscia presenti piccole rughe che aiutano ad alleviare il lavoro dei recettori muscolari e la conseguente sensazione di pressione.

La base della striscia è la parte della striscia che per prima si attacca alla pelle e aderirà sempre senza tensione. La base può essere posizionata all’inizio del percorso muscolare/linfatico, può essere nel mezzo di esso o addirittura alla fine (tenendo come riferimento il centro del corpo come punto di partenza).

Esiste un tipo di tecnica utilizzata sia nelle lesioni ai legamenti che ai tendini. La sua funzione è quella di scaricare entrambi, migliorare la posizione (propriocezione) e alleviare i sintomi del dolore.

Le tecniche linfatiche sono utilizzate soprattutto quando abbiamo bisogno di un rinforzo del flusso linfatico, ad esempio, quando ci sono gambe gonfie o se c’è stato un ematoma importante.

Forme e tagli per il posizionamento

Esistono fino a otto modi per posizionare un nastro kinesiologico in base all’area e ai risultati che vogliamo ottenere con il trattamento.

  1. Taglio a “I”: è il tipo di taglio più comune ed è indicato per focalizzare la tensione della benda su una parte specifica.
  2. Taglio a “I” (alternativo): il percorso segue i vasi linfatici principali, con una piccola variante che può concentrarsi in particolar modo sull’aspetto analgesico.
  3. Taglio a “Y”: la forcella ad un’estremità consente di disperdere la tensione in due direzioni. Sebbene lo stimolo sulla pelle e sui muscoli sia ridotto, offre il vantaggio di coprire un’area più ampia, distribuendo l’effetto analgesico e circolatorio.
  4. Taglio a “X”: la sezione centrale svolge la stessa funzione del taglio “I”, focalizzando lo stimolo direttamente su una parte del tessuto. Mentre le ramificazioni alle estremità agiscono verso quattro punti diversi.
  5. Taglio a “stella”: quando lo spazio al centro dell’area da trattare è aumentato per necessità medico-terapiche.
  6. Taglio a “ventaglio”: questo tipo di taglio è abbastanza usato per coprire completamente un’articolazione, poiché consente di distribuire lo stimolo in diverse direzioni.
  7. Taglio a “ciambella”: proprio come il precedente, questo taglio viene utilizzato anche nel caso di aree che hanno dolori acuti, la differenza è che c’è una maggiore presenza del materiale nella parte centrale, aumentandone lo stimolo nell’area cruciale.
  8. Maglia o taglio “netto”: molto utilizzato nei trattamenti su aree dolorose, consente di correggere specifici spazi muscolari e di attivare il drenaggio linfatico. Il suo obiettivo è che la tensione sia focalizzata sulla parte centrale.

Precauzioni per l’applicazione e la rimozione

  • La pelle deve essere pulita, asciutta e priva di grassi perché altrimenti si perderanno gran parte delle proprietà.
  • Se vi è un eccesso di capelli, è consigliabile radere leggermente l’area.
  • Arrotondare gli angoli del nastro in modo che non ci si sfreghi con i vestiti.
  • Le applicazioni delle parti iniziali del nastro saranno sempre posizionate senza stiramento indipendentemente dalla tecnica utilizzata.
  • Massaggiare la benda una volta posizionata per attivare il calore generato dal corpo e attaccare il nastro.
  • Asciugare leggermente dopo la doccia quotidiana per rimuovere l’umidità in eccesso.
  • Rimuovere la benda nella direzione dei peli.